E' proprio
il nostro amore
mia cara
che sta'
come cosa
poggiata lieve
tra un cesto di frutta
e un libro,
come un catino
lindo d'acqua fresca
che posto
davanti ad una finestra
fosse reso
(percio' stesso)
quieto spettatore
di quotidiane
piccole meraviglie,
di infiniti rossi tramonti.
Come cosa bella e leggera,
esso attende
profondo appene
del tempo trascorso
fondo come il pozzo che resta
nel campo del contadino
come sorgente d'acqua
per la terra ancora d'arare,
nutrimento di pane
per la moltitudine
delle stagioni.
E' proprio il nostro amore,
mia cara,
cresciuto quasi
nonostante noi
ed i nostri capricci
intrecciato nel Destino
lunga strada
della quale vediamo
pochi passi alla volta,
che segna la stessa
nostra pelle
al passare delle stagioni
che dimora nei tuo occhi
ed in ogni tua mossa
(pur la più furtiva)
trova riparo
e segna la trama dei giorni
con la sua nota
costante.
Lume sempre acceso,
tavola sempre apparecchiata,
giardino sempre in fiore,
stanza sempre aperta,
in cui io mi riparo,
e che riguardo
come un esile prodigio
da custodire,
piccolo porto raccolto,
ove dalle mie stanchezze
trovo ristoro,
limpida e cara dimora,
costituita solo
dal tessuto sottile
dalla trama leggera
e profonda
della verità del tuo sorriso.